Il NordEst -

Al via Link 2025, Trieste capitale del giornalismo tra geopolitica, cultura e premi d’autore

Oltre 30 eventi in tre giorni con firme italiane e internazionali, premi a Fabio Tamburini e Nello Scavo. Tutto il mondo spiegato da Trieste, “posto unico da cui guardare il futuro”

Valeria Pace

Ci siamo, si parte con Link Media Festival, la rassegna dedicata al giornalismo di Trieste. La città affacciata sul mare all’estremo oriente d’Italia è un posto unico da cui guardare al mondo e lo sarà ancor di più in questo fine settimana, in cui le firme del giornalismo italiano e gli ospiti internazionali si alterneranno in più di 30 eventi diversi sul palco della Link arena – la tensostruttura da 200 posti eretta in piazza Unità – e nel Salone di rappresentanza della Regione Friuli Venezia Giulia al civico 1 della stessa piazza, che sarà il cuore pulsante della manifestazione

I temi

Guerre, dazi e geopolitica agitano il mondo attorno a noi e hanno ormai un riflesso chiaro sulla nostra vita di ogni giorno. Si ripercuotono sulle nostre tasche con le fiammate d’inflazione e sui nostri risparmi con i crolli delle Borse. Per questo Link quest’anno ha scelto di concentrarsi sugli ospiti internazionali, sugli inviati e sui corrispondenti. Insomma, sulle voci di osservatori che possono aiutarci a capire meglio quanto accade e che tipo di scenari potrà concretizzarsi. Si parlerà, tra l’altro, di Europa, di riarmo, della corsa all’Artico, di Donald Trump. Ma al di là di geopolitica, economia ed esteri, a Link ci sarà spazio anche per la cultura e gli spettacoli, con la presentazione di libri di alcuni dei volti della televisione. E la mattina di domani e domenica si potrà anche assaporare un “Link in B” – dal nome del caffè più popolare di Trieste, il “capo in B” (un macchiato in vetro) – una rassegna stampa che farà iniziare la giornata con il sorriso ai suoi ascoltatori, condotta dal vicedirettore del Gruppo Nem con delega al Piccolo, Fabrizio Brancoli, dal comico e autore Stefano Dongetti e Margherita Scialino del Fake News Festival.

I premi

A impreziosire il programma di Link c’è anche il conferimento di due premi, ormai diventati un punto di riferimento nel panorama del giornalismo. Quest’anno il premio Crédit Agricole “Testimoni della storia” andrà a Fabio Tamburini, direttore del Sole 24 Ore. Il premio gli verrà assegnato stasera alle 18. Dopo la consegna del tallero d’argento che caratterizza il riconoscimento, seguirà l’intervista con Paolo Possamai, direttore editoriale del Gruppo Nem (Nord Est Multimedia), che edita anche questa testata e che è promotore dell’intera rassegna. Tra le motivazioni del premio, c’è il fatto che Tamburini ha saputo rappresentare una voce libera da condizionamenti ed è stato capace di raccontare l’economia in modo immediato.

L’altro riconoscimento, il Premio Unicef/Link 2025 “I nostri angeli” sarà attribuito a Nello Scavo, inviato speciale di Avvenire, per la sua attenzione costante ai più piccoli nei suoi reportage. Il riconoscimento gli verrà consegnato domani alle 19, e a seguito della consegna del premio, Scavo dialogherà con Andrea Iacomini, portavoce Unicef Italia, a moderare Valentina Furlanetto, giornalista di Radio24.

Ma Scavo è anche una delle voci d’apertura del festival alle 17 alla Link arena. Dopo gli interventi di benvenuto di Francesca Fresa, direttrice artistica del festival, e di Possamai, infatti è stata la volta del panel dedicato al “Buon giornalismo”, ossia – come ha spiegato Fresa – quello investigativo. Scavo dialoga con Carlo Bonini, vicedirettore di Repubblica.

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