Trieste. Si è parlato di sicurezza e rischi legati al lavoro d’inchiesta, di fake news e intelligenza artificiale e di cosa rappresenta oggi il buon giornalismo nel primo talk del Link Media Festival, l’undicesima edizione del festival del giornalismo al via oggi a Trieste. Primi ospiti nello spazio allestito in piazza Unità d’Italia sono stati Carlo Bonini, vicedirettore La Repubblica, e Nello Scavo, inviato speciale Avvenire. Il lavoro è una passione ed è servizio, è stato detto nella parte introduttiva dell’incontro, ma alle volte è un rischio che costa anche a livello familiare. “Penso che qualunque mestiere fatto con passione comporti ovviamente un prezzo – ha sottolineato Bonini – fatta questa premessa è evidente che il giornalismo è un mestiere che comporta vite disordinate, ma credo che sia inevitabile, per chi fa questo lavoro, immergersi fino in fondo in quello che racconta”. E parlando del futuro e di come tanti giovani siano interessati a questo lavoro, Bonini ha evidenziato che “il giornalismo ha sicuramente un grande futuro davanti”. Scavo ha ricordato in particolare il suo impegno sul fronte delle inchieste, ma anche le conseguenze sulla vita quotidiana, legate alla presenza della scorta o di altre limitazioni. Quanto al rischio di fake news, conseguenti anche al continuo flusso di notizie sul web, “come giornalista – ha detto – il nostro scopo è guardare ai fatti e documentarli, la speranza è che le persone capiscano questo prima o poi. Perché non è minacciata la libertà di informare ma quella di essere informati”.
Il Piccolo
Partecipazione, credibilità, vicinanza e ascolto. Queste sono state alcune delle parole chiave emerse dalla tre-giorni dedicata al giornalismo, Link Media Festival, per la prima volta quest’anno promosso da Nord Est Multimedia (Nem), il gruppo che edita anche questa testata. Sono state le parole d’ordine pronunciate…